La storia della Dimora Rosa Bianca
Situata tra le verdi colline maceratesi, a due minuti dal centro storico
La dimora è situata nella tranquilla campagna che si estende a nord della collina sulla quale si erge il centro storico di Macerata circondato, quasi racchiuso, dalle sue forti mura a scarpa. Il verde di questa contrada, contrada che prende il nome dal convento dei Cappuccini vecchi costruito nel XVI secolo, oggi peschiera Nicolini- Ricci, nasconde tracce di quella che era una delle zone della vecchia città più ricche di acque e di fonti, così importanti fin dal medioevo per tutta la collettività. Antichi sentieri e strade sterrate la percorrono come quella di Sabbionici che scende al torrente Trodica, storico confine fin dal XII secolo tra i territori di Macerata e Morrovalle; non lontano dalla casa il cuore della città si può ancora raggiungere percorrendo in salita la strada detta ‘mattonata’, strada devozionale in mattoni messi di taglio fatta costruire nel 1565 per facilitare la discesa dei pellegrini diretti al Santuario di Loreto.
Nel giardino della casa, in mezzo a un boschetto di bambù, si nasconde ancora oggi un antico fontanile che nel tempo è stato trasformato in un più sicuro pozzo coperto. Trasformazioni ha subito anche l’edificio principale che da residenza ottocentesca, con vari annessi , abitata solo nel periodo estivo dalla famiglia Moschini Antinori proprietaria di uno storico palazzo nel centro di Macerata, attraverso attenti restauri, l’ultimo dei quali avvenuto recentemente, è diventata una gradevole dimora circondata da un grande giardino. All’interno gli spazi, vasti e godibili, si articolano attorno alla luminosa scala centrale; al piano terra le porte principali si aprono tutte sul verde paesaggio dominato dal profilo della città che all’imbrunire si veste di rassicuranti luci notturne.
